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A Pasqua, l'obiettivo è aiutare Cajed

Ora che le residenze degli ospiti sono completate, non resta che accogliere i volontari che vorranno dedicare tempo e talento al servizio di Cajed.

Dopo aver completato l’ultimo tassello del Progetto CAJED, insieme alla Pasqua arriva un’altra sfida, forse la più importante, perché bisogna mettere a frutto gli obiettivi raggiunti. È per questo che Padre Adriano chiama a raccolta chiunque voglia contribuire personalmente proprio a Bafoussam, nel cuore di CAJED. Le stanze ci sono, così come tanto lavoro da fare: ciò che occorre sono persone con il desiderio di mettersi in gioco, donando il proprio talento e il proprio tempo. È soprattutto «grazie al vostro sostegno, alle vostre preghiere e ai vostri pensieri, che siamo riusciti ad arrivare fino a qui», ribadisce Padre Adriano. Ora «siamo pronti ad accogliere chiunque voglia darci una mano concreta, sul posto», per poter organizzare al meglio il Centro. Non si tratta di “volonturismo”, bensì di un impegno, serio e paziente, per collaborare alla costruzione di CAJED, che va oltre ai fabbricati. È importante, infatti, strutturare il Progetto in modo tale da farlo camminare con le proprie gambe, verso un futuro indipendente ed economicamente autonomo. Le idee e competenze necessarie sono tra le più variegate: dall’uso di software CAD alla conoscenza nella lavorazione del legno, e anche un po’ di propensione all’amministrazione non guasterà.

Padre Adriano ci aspetta numerosi!

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